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La gentile concessione del Presidente del Municipio Roma VII alla nostra iniziativa

martedì 27 agosto 2013

Lettera aperta al sindaco di Roma Ignazio Marino

Caro sindaco Ignazio Marino,
Le scriviamo in merito ad un fatto molto grave che si è recentemente verificato nella Sua città. Una comunità di famiglie Rom di origine serba è fuggita, qualche mese fa, dal campo nomadi autorizzato di Castel Romano sulla via Pontina. Il portavoce e i membri di questa comunità avevano già denunciato negli anni passati gravi forme di violenze e vessazioni verificatesi nel campo. Ad una tesa situazione di conflitti etnici e religiosi, dovuta alla convivenza forzata del piccolo nucleo serbo di religione cristiana con le quasi duemila persone di origine bosniaca e di fede musulmana, si aggiungevano le condizioni del campo, isolato, sovraffollato e distante dai servizi, frutto del controverso piano nomadi del suo predecessore. Il Suo stesso schieramento politico aveva denunciato la situazione fin dal 2010, insieme a Opera Nomadi. Le denunce dei residenti sono state successivamente raccolte in un documento datato 14 marzo 2012, inoltrato al Quinto Dipartimento. Il portavoce della comunità dichiara che la risposta del Dipartimento fu che il bilancio del Comune era insufficiente a spostare le famiglie in una situazione più sicura per loro.
Gli incendi dolosi che si sono verificati nel campo di Castel Romano sono stati più volte documentati dalla stampa. Tali violenze sono state l’ultima goccia che ha portato le famiglie di origine serba a fuggire dal campo e a rifugiarsi in via Salviati (zona Tor Sapienza) vicino ai loro parenti residenti nel nucleo abitativo storico del campo tollerato “Salviati 1”. Due giornalisti freelance e militanti radicali stavano girando un documentario sui campi nomadi quando si sono imbattuti nei racconti di questi rifugiati. I due militanti sono i destinatari del gratuito patrocinio concesso dalla Giunta del Municipio V (ex VII) ad aprile, composta da una maggioranza PD/SEL, al progetto “Operazione risarcimento danni” nella stessa area di Tor Sapienza, volto a risarcire, simbolicamente e non, i minori danneggiati dagli sgomberi illegali effettuati dalla Giunta Alemanno. Tale progetto è culminato, a giugno, in un evento gratuito al Parco Madre Teresa di Calcutta, a cui Lei è stato invitato e ha risposto con un plauso che ha reso felici gli organizzatori e i partecipanti.
I due militanti hanno quindi accolto con enorme stupore la notizia della Sua ordinanza che prevedeva lo sgombero dell’insediamento il 12 agosto 2013. Notando il preavviso insufficiente e l’illegalità dell’ordinanza ai sensi della legge 881/77 e delle linee guida ministeriali sugli sgomberi, e avendo documentato le gravi denunce di violenze su donne e minori riferite dalla comunità, si sono rivolti al consigliere radicale in gruppo PD Riccardo Magi, il quale ha inviato tale documentazione alla Commissione delle Politiche Sociali, sottolineando come le autorità competenti si fossero rifiutate di incontrare la comunità, contrariamente a quanto previsto dalle norme in materia. L’amministrazione ha assicurato che la situazione a Castel Romano è tornata sicura per via di un’operazione di polizia recentemente effettuata, che ha portato ad alcuni arresti. Il consigliere ha però fatto presente le problematiche di convivenza alla base del conflitto, che non possono in alcun modo essere lenite dagli arresti effettuati. Inoltre, la comunità avrebbe ai sensi di legge ugualmente il diritto di concordare soluzioni abitative diverse con l’amministrazione ai fini di migliorare le proprie condizioni di vita. Infine, la legge 353 del 2000 vieta espressamente di edificare strutture abitative in luoghi dove sono stati documentati incendi di natura dolosa.
La mattina del 12 agosto, però, le ruspe si sono presentate ugualmente. Erano presenti, oltre alla comunità rifugiata, i due militanti, Radio Radicale, l’Associazione 21 luglio e il parroco don Paolo Iacovelli. La richiesta legittima di incontrare l’amministrazione, presentata dalla comunità e dai militanti alle ore 7.00, è stata soddisfatta dal vicesindaco Luigi Nieri solo alle ore 17.00, dopo un’ininterrotta opposizione nonviolenta congiunta della comunità e dei radicali, che hanno invocato il rispetto del diritto, come documentato dal giornalista e conduttore Andrea Billau di Radio Radicale.
La comunità ha espresso chiaramente la sua ferma volontà di lasciare l’insediamento occupato abusivamente, ma ha richiesto, a fronte delle gravi violenze denunciate e documentate, di non essere trasferita a Castel Romano e di concordare soluzioni alternative con l’amministrazione, come la legge prevede. Il vicesindaco ha ribadito di voler effettuare lo sgombero dell’insediamento proponendo come unica destinazione il campo da cui queste famiglie sono fuggite in preda al panico. Di fronte a una così palese violazione dei diritti umani da parte della Sua amministrazione, i militanti hanno dichiarato lo sciopero della fame a oltranza finché il Comune non decida di rientrare nel quadro della legalità e del diritto. In seguito all’immediata adesione della comunità all’iniziativa nonviolenta proposta dai militanti radicali, il vicesindaco Luigi Nieri ha concesso una proroga di dieci giorni, promettendo alla comunità un incontro con l’amministrazione. Lo sciopero della fame è oggi sospeso in virtù di tale proroga, ma sia i militanti che la comunità sono pronti a riprenderlo qualora il Comune persistesse nell’ignorare i loro diritti fondamentali.
Le verifiche promesse dal vicesindaco Nieri e le operazioni coordinate dal comandante Di Maggio nel campo di Castel Romano non forniscono in tal senso alcuna rassicurazione. La questione è il diritto di queste famiglie al dialogo con l’amministrazione e a una soluzione condivisa, reso ancora più impellente dalle problematiche denunciate in merito ai conflitti di matrice etnico-religiosa e dagli incendi verificatisi nel campo e nei dintorni. Arresti, blitz e raid polizieschi nel campo nomadi sono, nella migliore delle ipotesi, inutili ai fini di tutelare questo diritto; nella peggiore, dannosi, in quanto possono solo esasperare le già gravi tensioni tra la comunità serba e quella bosniaca, e le difficili condizioni di vita degli abitanti di Castel Romano, già di per sé afflitto da problematiche legate al sovraffollamento e alla carenza di acqua potabile, secondo quanto dichiarato in più occasioni sia dai residenti che dalle associazioni competenti.
Il gravissimo episodio del 12 agosto costituisce un precedente intollerabile per chi ha acuore la legalità e i diritti umani nel Comune di Roma. Tanto più grave in quanto Lei è stato ingiustamente diffamato, durante le elezioni amministrative, con l’accusa ridicola di avere comprato i voti delle famiglie Rom alle primarie. E’ ben noto a chi da anni segue la questione Rom nella Capitale che Lei ha invece rappresentato una speranza senza precedenti per la tutela dei diritti di questa stigmatizzata minoranza nel Comune di Roma. Può ben immaginare con quale dolore le stesse persone che hanno collaborato con il suo schieramento politico e hanno creduto nella sua elezione stanno in queste ore accogliendo la notizia della gravissima azione intentata dalla Sua amministrazione nei confronti dei rifugiati di via Salviati. Questo segno di continuità con la politica fallimentare della Giunta precedente fa paura a tutti coloro che hanno a cuore la salute e il benessere dei molti cittadini italiani e immigrati di etnia Rom residenti nella Sua città. Il Suo stesso schieramento ha denunciato più volte come azioni dolorose e illegali al pari di sgomberi improvvisi e trasferimenti obbligati siano molto più costosi, in termini umani ed economici, di una politica all’insegna delle pari opportunità.
Le rivolgiamo pertanto un accorato appello affinché Lei mantenga le promesse fatte in campagna elettorale e affinché la sua Giunta si comporti in modo coerente con la linea politica che il suo schieramento ha intrapreso e portato avanti in modo deciso quando si trovava all’opposizione. Le chiediamo di incontrare questi rifugiati e di concordare con loro una soluzione abitativa condivisa. Ci auguriamo che Lei voglia dare così un segnale inverso che cancelli il grave episodio del 12 agosto e inauguri nella Capitale una politica sulla questione Rom all’insegna della legalità, del dialogo e del rispetto dei diritti umani. Confidando nella Sua nota sensibilità e consapevolezza, di cui è testimone lo spessore del Suo curriculum politico e personale, attendiamo un Suo pronto riscontro.
Con stima e fiducia,
MONI OVADIA – attore teatrale, drammaturgo, scrittore, cantante e compositore.
ALEXIAN SANTINO SPINELLI – musicista, compositore, docente universitario e presidente di Them Romanò.
ANTUN BLAZEVIC – artista e mediatore culturale.
FABIO ALBERTI – attivista e segretario della federazione romana di Rifondazione Comunista.
PAOLO IZZO – scrittore, giornalista, attore e segretario di Radicali Roma.
ANDREA BILLAU – redattore di Radio Radicale e conduttore della rubrica Radio Migrante.
RAFFAELLA DI MARZIO – psicologa, studiosa e referente italiana di Human Rights Without Frontiers.
RUDI SALKANOVIC – mediatore culturale e collaboratore di Opera Nomadi.
GIUSEPPE RIPPA – direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali.
RITA BERNARDINI – deputata radicale XVI legislatura.
IRENE TESTA – segretaria dell’associazione radicale “Il Detenuto Ignoto”.
MARCO PERDUCA – co-vicepresidente del Partito Radicale e senatore radicale XVI legislatura.
LEONARDO MOLINARI – presidente di Radicali Roma.
GIONNY D’ANNA – tesoriere di Radicali Roma.
SANDOR “DRAGAN” TRAJKOVIC – portavoce della comunità Rom rifugiata a via Salviati.
ZORAN JOVANOVIC – portavoce della comunità Rom rifugiata a via Salviati.
GIANNI CARBOTTI – giornalista freelance e militante radicale.

CAMILLO MAFFIA – giornalista freelance e militante radicale.

mercoledì 14 agosto 2013


Fallito lo sgombero a Tor Sapienza: le ruspe cacciate dalla nonviolenza

Il 12 agosto 2013 alle ore 19.00 le ruspe del Comune di Roma hanno dovuto lasciare l’insediamento abusivo di via Salviati grazie a 12 ore di ininterrotta azione nonviolenta della comunità rom e di noi militanti radicali intervenuti sul posto contro lo sgombero previsto per le ore 7.00. Fondamentale il sostegno di Andrea Billau (Radio Radicale), che ha documentato l’intera giornata, del consigliere radicale Riccardo Magi, che ha instancabilmente allertato l’amministrazione sulle problematiche denunciate da noi militanti e dai rifugiati, della presenza infaticabile dell’Associazione 21 luglio e dell’intenso impegno per la mediazione portato avanti dal parroco don Paolo Iacovelli.

La vittoria conseguita il 12 agosto è una vittoria dello stato di diritto. Lo sgombero era illegale a causa dello scarso preavviso e della mancanza di soluzioni alternative concordate, come previsto dalla legge, con la comunità, che la nuova amministrazione di centrosinistra si era rifiutata di ricevere definendosi ‘serena’ all’idea di rimandare al campo nomadi attrezzato di Castel Romano le famiglie fuggite dai container in fiamme ignorando le denunce documentate di violenze su donne e minori da noi inviate al consigliere Magi.

Ci teniamo a ringraziare le forze dell’ordine, lasciate da sole a eseguire un’ordinanza illegale, che benché siano state abbandonate per ore e ore dall’amministrazione con un caldo cocente a gestire una situazione emergenziale hanno saputo comportarsi con umanità e agire nel rispetto dei diritti e del diritto; e l’associazione Nazione Rom che ha scritto al sindaco per sensibilizzarlo sulla questione e che anche in queste ore sta continuando a informare e portare avanti un dialogo per il benessere della comunità rifugiata a via Salviati. Marino non ha comprato i voti dei Rom, le famiglie sono andate a votarlo perché erano stanche degli sgomberi e oggi deve rispettare le promesse che ha fatto in campagna elettorale.

200 persone e due attivisti che cacciano il Comune di Roma è un risultato storico, ma è solo l’inizio di questa lotta nonviolenta per il ripristino dello Stato di diritto nei rapporti tra le comunità rom presenti sul territorio romano e l’amministrazione: lo sciopero della fame dichiarato il 12 agosto è sospeso in virtù della proroga concessa ai residenti del campo, ma siamo pronti a riprenderlo ad oltranza qualora il Comune persistesse nell’ignorare i diritti umani fondamentali di queste persone e nel procedere illegalmente ai danni delle famiglie, che la legge la rispettano. Ai sostenitori vecchi e nuovi della politica degli sgomberi illegali diciamo: non preoccupatevi se questa volta avete perso, vi abituerete col tempo.

Roma, 14 agosto 2013

martedì 25 giugno 2013

Desideriamo ringraziare tutti dell'appassionata partecipazione a un evento organizzato senza fondi né sponsor (come sapete), ma che non avrebbe potuto essere più vitale solo grazie alla vostra straordinaria energia. Grazie di cuore a:
- Moni Ovadia, che ha trasmesso la sua magia per una causa che ha davvero bisogno di lui;
- Santino Spinelli, il quale è stato parte attiva in ogni dettaglio dell'evento rendendolo possibile;
- tutto l'entourage di Santino, che ci ha aiutato a costruire e diffondere l'evento;
- gli Evi Evan, che per qualche istante hanno trasportato noi e il pubblico su una scintillante spiaggia greca;
- Toni Zingaro, indispensabile dietro le quinte e formidabile sul palcoscenico;
- Simona Pagano, per tutto l'aiuto che ci ha dato in ogni momento sopportando le nostre follie;
- le Nuove Tribù Zulu, che hanno dato il meglio suonando fino all'una di notte;
- Marco Perduca, senza il quale una cosa così non l'avremmo nemmeno pensata;
- Riccardo Magi, che ci fa sperare in un futuro per la politica di Roma Capitale;
- tutti i Radicali Roma, che hanno coordinato la raccolta fondi con straordinario entusiasmo;
- la cooperativa Nuove Risposte, i migliori compagni di viaggio possibili;
- la cooperativa Assalto al Cielo, che ha davvero dei fonici da battaglia;
- Mirko Grga, che ha avuto il coraggio di denunciare il razzismo di cui lui e il suo popolo sono vittima;
- Valerio Tursi e Paola Liberto di ARCI solidarietà, per il contributo vibrante all'evento e al dibattito;
- Domenico Spada, che è riuscito a far commuovere persino dei tipi come noi;
- Giuseppe Pungitore, per tutto l'aiuto e il supporto dato al nostro lavoro;
- Roberto Mastrantonio, che ci ha concesso il patrocinio;
- il sindaco Ignazio Marino, che ha plaudito all'iniziativa;
- Rita Bernardini, perché anche se non è riuscita a venire, c'era;
- Marco Pannella, per lo stesso fondamentale motivo;
- Sergio Rovasio, Irene Testa, Liliana Chiaramello, Andrea Billau, Mario Staderini, Francesca Mambro e tutti i compagni radicali che sostengono questa causa;
- tutti voi che avete donato, partecipato e ballato meravigliosamente.

mercoledì 19 giugno 2013

Roma, 24 giugno: proiezioni e dibattito prima del concerto



Il concerto a Roma, Parco Madre Teresa di Calcutta, del 24 giugno alle ore 21.00 con Alexian Santino Spinelli, Toni Zingaro insieme a Nuove Tribù Zulu ed Evi Evan con la partecipazione di Moni Ovadia sarà preceduto da due proiezioni e da un dibattito.

Alle ore 17.30 si proietterà infatti il reportage Roma: sopravvivere al piano nomadi trasmesso da Rai News 24, da cui è nata la Operazione Risarcimento Danni. Il video documenta come gli sgomberi previsti dal "piano nomadi" capitolino abbiano danneggiato la scolarizzazione dei minori Rom.

Al video seguirà un dibattito, a cui parteciperanno: i membri del Comitato di Garanzia Rita Bernardini, Moni Ovadia, Santino Spinelli, Toni Zingaro, Mirko Grga e Domenico Spada, il conduttore di Radio Radicale Andrea Billau, il consigliere comunale Riccardo Magi, il segretario dei Radicali Roma Paolo Izzo, il presidente della cooperativa sociale Ermes Salvo Di Maggio, il direttore dei Quaderni Radicali Giuseppe Rippa, il presidente di ARCI Solidarietà Valerio Tursi, il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini, il presidente e l'assessore alle politiche sociali della scorsa giunta dell'ex Municipio Roma VII Roberto Mastrantonio e Giuseppe Pungitore. Al termine del dibattito sarà trasmesso il cortometraggio Il vecchio e le nuvole di Doriana Chierici Casadio.








lunedì 17 giugno 2013

Il nostro comunicato stampa

Concerto gratuito a Roma: Alexian Santino Spinelli, Toni Zingaro con Nuove Tribù Zulu, ed Evi Evan con la partecipazione di Moni Ovadia
L’esibizione è volta a raccogliere fondi per i minori vittime degli sgomberi del “piano nomadi”

Concerto gratuito a Roma il 24 giugno alle ore 21.00 presso il Parco Madre Teresa di Calcutta, con Alexian Santino Spinelli, Toni Zingaro con le Nuove Tribù Zulu e gli Evi Evan con la partecipazione di Moni Ovadia.
Gli artisti si esibiranno gratuitamente per promuovere la “Operazione risarcimento danni”, una raccolta fondi patrocinata dal Municipio Roma V (ex VII) e coordinata dai Radicali Roma, in collaborazione con la cooperativa sociale Ermes, volta a risarcire i minori residenti nei campi nomadi che sono stati danneggiati nella scolarizzazione dagli sgomberi effettuati nell’ambito del “piano nomadi”. Si sono fatti garanti dell’iniziativa gli stessi Moni Ovadia e Santino Spinelli, insieme ai parlamentari radicali della XVI legislatura Rita Bernardini e Marco Perduca, al campione dei pesi massimi Domenico Spada e al portavoce della comunità Rom di via Salviati Mirko Grga.
L’evento è inserito nell’ambito della manifestazione “Il 7 si fa in 4”, organizzata come sempre dalla cooperativa Nuove Risposte che ha messo a disposizione gratuitamente il suo palinsesto per rendere possibile il concerto, inserendolo nell’ambito di una giornata dedicata interamente alla cultura Rom e Sinti. Sarà possibile partecipare attivamente alla raccolta fondi donando liberamente durante il concerto e tramite il sito www.radicaliroma.com.
Tutte le informazioni e i dettagli sul sito operazionerisarcimentodanni.blogspot.com e su Facebook (Operazione Risarcimento Danni).

venerdì 14 giugno 2013

Concerto gratuito il 24 giugno: Alexian Santino Spinelli, Evi Evan con la partecipazione di Moni Ovadia, Toni Zingaro & Nuove Tribù Zulu

Alexian Santino Spinelli, Evi Evan con la partecipazione di Moni Ovadia, Toni Zingaro e Nuove Tribù Zulu live a Roma - Parco Madre Teresa di Calcutta! 

Il 24 giugno alle ore 21.00 gli artisti si esibiranno gratuitamente per sostenere l'Operazione Risarcimento Danni. L'ingresso è gratuito e la donazione per la raccolta fondi è libera: speriamo nella vostra partecipazione e nella vostra generosità. 

A partire dalle 16.00, il palinsesto è dedicato a Rom e Sinti, una Giornata che culminerà con l'ingresso degli artisti sul palco. Grazie di cuore a:
- tutti gli artisti che ci doneranno la loro performance senza rimborso spese;
- la cooperativa Nuove Risposte che ha inserito il concerto nell'ambito della sua manifestazione;
- il Municipio Roma VII che ha sostenuto e patrocinato l'iniziativa da quando è nata;
- i Garanti dell'iniziativa che l'hanno resa possibile;
- i Radicali Roma, che oltre a coordinare la tesoreria stanno partecipando all'organizzazione del concerto;
- la cooperativa Ermes che ci aiuta a individuare le realtà e le scuole più bisognose di aiuto;
- i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte che hanno ricevuto le nostre proposte con attivo entusiasmo;
- VOI, che siamo certi parteciperete e donerete in massa!